Grandi o piccole imprese: come cambiano le relazioni?
In qualsiasi lavoro c’è una caratteristica che ci mette tutti davanti a un obbligo: relazionarsi con altre persone. Che siano i superiori, i colleghi, i fornitori, i clienti, non cambia la realtà quotidiana con cui ci dobbiamo confrontare.
E poco importa l’umore con cui ci siamo alzati, il nostro carattere, la voglia di fare di testa propria o la continua ricerca di entrare in sintonia con gli altri: le relazioni lavorative seguono logiche e regole che è importante imparare a conoscere. Ovviamente all’interno di ogni azienda alcuni comportamenti possono essere più o meno codificati, radicati e formalizzati.
In questo articolo vogliamo focalizzare l’attenzione su un aspetto particolare, ovvero come vengono gestite le relazioni nelle grandi e nelle piccole aziende. Si tratta infatti di due contesti profondamente diversi in cui le gerarchie e i rapporti tra colleghi funzionano diversamente e in cui il numero stesso di persone con cui ci si confronta varia notevolmente.
Come coach ci approcciamo a contesti diversi con strumenti e strategie diverse. La grande impresa infatti racchiude in sé business unit diverse: per esempio la produzione, la progettazione, il marketing, il personale. In aziende così strutturare il rischio è quello di lavorare a compartimenti stagni, senza sapere cosa succede nella stanza accanto e di muoversi un po’ a tentoni quando bisogna rivolgersi ad un’altra area per risolvere un problema.
In questi casi sono fondamentali le capacità dei manager e dei capi area che – presumibilmente – fanno da punto di contatto fra strutture verticali e orizzontali. Pensiamo addirittura alle multinazionali, dove il “capo” è più un miraggio che una persona reale.
Molto molto diversa una piccola impresa, magari anche a conduzione famigliare! In una struttura così succede di dover saper fare di tutto un po’, saper ricoprire più ruoli in una giornata, di relazionarsi direttamente e quotidianamente con il “capo” che magari lavora braccio a braccio con i dipendenti. Risulta più facile in questi casi sapere chi fa cosa, buone relazioni possono favorire un clima di lavoro migliore, ma è anche vero che basta una persona poco integrata e poco collaborativa per incrinare il sistema.
È chiaro che un lavoro di team building in questi due contesti debba partire da basi differenti e avere obiettivi specifici rispetto alle necessità.
Un’attività che favorisca la conoscenza reciproca sarà adatta alle business units di una grande impresa, mentre per i dipendenti di una piccola azienda sarà più utile un’attività che faccia emergere nodi difficili da esprime nel quotidiano.
In Sil.Ca. siamo in grado di definire insieme gli obiettivi e costruire soluzioni mirate che rispondano nel modo migliore alle esigenze della vostra realtà. Da una o più giornate di formazione è necessario uscire con la certezza di aver investito bene le due risorse più importanti nel mondo del lavoro: tempo e soldi. E questo vale sia per le grandi che per le piccole imprese!