“…mi fido di te, cosa sei disposto a perdere?”. Partiamo dalle parole di una nota canzone di Jovanotti per affrontare un tema fondamentale nell’attività del coaching: la fiducia.

Quando iniziamo un’attività, che sia singola o di gruppo, chiediamo ai nostro interlocutori di “svestirsi” di alcune delle loro certezze e abitudini per camminare insieme su un terreno nuovo. Questa parte del percorso di coaching non può essere fatta a freddo, ma deve seguire una fase di costruzione di fiducia reciproca.

Come possiamo chiedere a qualcuno di muoversi bendato, ad esempio, se prima non abbiamo lavorato insieme sulla fiducia? Come facciamo a risultare credibili quando proponiamo attività “giocose” a dei seri manager se non abbiamo prima creato con loro un solido legame?

Per questo siamo sempre molto attenti a spiegare all’inizio che cosa succederà nel corso dell’evento, prestiamo attenzione a dubbi e momenti di incertezza, dedichiamo il giusto tempo alla fase di restituzione. Nel coaching, insomma la fiducia è la base essenziale del rapporto ed è uno scambio reciproco costante e continuo.